Descrizione
Dall'inizio di ottobre, a Trani e Bisceglie, 15 persone senza dimora, in situazione di disagio socio-abitativo cronico, segnalate e prese in carico dai servizi sociali di Trani e Bisceglie, sono state avviate ad un nuovo servizio di accompagnamento all’autonomia basato sull’inserimento in un appartamento indipendente sito nel territorio dell’Ambito.
Il Dirigente dell’Ufficio di Piano, Alessandro Attolico spiega i contenuti del progetto di Housing First, letteralmente la casa prima di tutto, che si aggiunge agli importanti interventi di contrasto alla povertà messi in campo dall’Ambito Territoriale di Trani-Bisceglie: "E' un progetto - dice - nel quale l'inserimento abitativo è rivolto a persone gravemente svantaggiate per le quali la casa rappresenta un benessere primario e un primo passo verso la costruzione di una dimensione di benessere e integrazione sociale. Gli obiettivi che ci poniamo con questo nuovo intervento finanziato, con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Target M5C2-10, Investimento 1.3.1, sono: ampliare l’offerta di servizi per il contrasto alla grave emarginazione adulta con un intervento efficace e rapido, facilitare l’accesso in casa per persone senza dimora o con grave disagio abitativo e sostenere la presa in carico e l’accompagnamento personalizzato delle persone accolte”.
Il servizio, gestito dalla Comunità Oasi2, operatore economico che vanta una consolidata esperienza nell’accoglienza dei più fragili, prevede l’implementazione dei seguenti interventi:
supporto sociale professionale (visite periodiche dell’equipe Housing)
supporto e sostegno per attività di tipo ricreativo e di integrazione sociale
mediazione/accompagnamento verso servizi della comunità (associazionismo, vita di quartiere, volontariato, etc.)
mediazione/accompagnamento verso servizi del lavoro
mediazione/accompagnamento verso servizi sanitari locali, servizi legali etc.
I 15 beneficiari si attiveranno in un percorso personalizzato che prevede la cura dell’abitazione nella quale sono stati accolti, l’impegno a seguire le attività programmate con la supervisione e il supporto del servizio sociale professionale. Nel percorso saranno accompagnati da un’equipe di lavoro costituita da assistenti sociali, educatori e operatori professionali, psicologi e operatori socio-sanitari.
Un ulteriore elemento chiave per la riuscita di questo intervento è la forte integrazione che sarà garantita con gli altri servizi territoriali, come il servizio di pronto intervento sociale, i servizi anagrafici, i servizi sociali, i servizi sanitari locali (medicina territoriale e di comunità, salute mentale, dipendenze, medicina del lavoro), istruzione e formazione (corsi, acquisizione scuola dell’obbligo, formazione professionalizzante, formazione linguistica, etc.), inserimento occupazionale (intermediazione domanda-offerta di lavoro, sostegno alla ricerca attiva del lavoro, etc), sostegno psicologico (colloqui, coaching, counselling, ascolto, gruppi di auto aiuto), tutela legale e servizi della comunità (associazionismo, vita di quartiere, volontariato, etc.).
Si tratta di un’occasione importante per rivolgere azioni concrete nei confronti di cittadini che vivono ai margini della società, restituendo loro dignità mediante un percorso di inserimento socio-abitativo e lavorativo volto all’integrazione nella comunità sociale e territoriale.
Dichiarazione di Alessandra Rondinone, assessore alle Politiche Sociali di Trani: "La casa non solo come diritto fondamentale ma quale punto di partenza per percorsi di reintegrazione sociale e recupero. Pertanto, concretizzando questo diritto intendiamo non solo rispondere ad un'esigenza materiale ma anche e soprattutto garantire la dignità e l'integrazione nella comunità delle persone più fragili accompagnandole verso un nuovo percorso di vita".
Dichiarazione del Sindaco di Trani, Amedeo Bottaro:"Il progetto Housing First segna un cambio di paradigma nel modo in cui guardiamo alla povertà e alla marginalità. Non si tratta più di interventi tampone o di emergenza, ma di restituire centralità alla persona, riconoscendole prima di tutto il diritto a una casa, a una dimensione di stabilità e dignità da cui possa ripartire. Trani, insieme a Bisceglie, ha scelto di credere in questa misura perché risponde a una domanda di giustizia sociale che attraversa le nostre comunità. Dietro ogni disagio abitativo c’è una storia, e dietro ogni casa che si riaccende c’è un percorso di rinascita che coinvolge l’intera collettività. Il valore di questa iniziativa non è solo materiale ma profondamente culturale: significa dire che nessuno è invisibile, che il benessere di una città si misura dalla capacità di prendersi cura dei suoi cittadini più fragili. Lavorare insieme alla Comunità Oasi2 e all’Ambito Territoriale Sociale significa costruire una rete che non si limita a dare risposte, ma genera futuro: un futuro fatto di inclusione, di partecipazione e di umanità condivisa".
Dichiarazione del Sindaco di Bisceglie, Angeloantonio Anagarano: “Lavoriamo tutti i giorni e continuiamo a dedicare la massima attenzione al contrasto all’emergenza abitativa, una delle più cogenti e impattanti sulle nostre comunità, con pesanti ripercussioni a livello sociale. Questa misura dell’housing first è finalizzata proprio a salvaguardare l’autonomia e la dignità abitativa, con l’ulteriore obiettivo di emancipare dallo stato di bisogno, un passo imprescindibile nelle moderne politiche di inclusione sociale. Il mero sostegno a pioggia, infatti, non porta a nulla, al di là dei benefici del momento, destinati però a restare effimeri se non c’è una visione a lungo termine che tenda proprio ad emancipare dallo stato di bisogno. A Bisceglie, sempre in questo settore, stiamo realizzando altri alloggi di edilizia residenziale pubblica e stiamo lavorando per una graduatoria aggiornata di aventi diritto. Contro l’emergenza abitativa vanno azionate tutte le misure possibili perché il diritto alla casa è fondamentale, ne va della dignità delle persone”.
La ristrutturazione di immobili comunali, siti a Trani e a Bisceglie, in corso di ultimazione, consentirà anche oltre marzo 2026, scadenza del servizio, di rendere strutturale questa misura che per la prima volta viene attivata sul nostro territorio.